Un blogghista a cui ho appena mandato un messaggino con un consiglio di scrittura mi si lamenta della fatica di scrivere (il suo blog) senza ricevere appena riscontro dei lettori. Lui ha un aggeggio contavisite e ne registra un sacco... senza che però lascino traccia alcuna in forma di commenti.
Già, mi viene da dirgli, succede.
Il blogghista di cui sopra è anche poeta ed è stato anche premiato (con premi veri, quelli con tanto di pubblicazione e soldini). Mica mi verrà dire che riceve numerosi complimenti e felicitazioni per la sua attività e men che meno commenti delle poesie... È dura, la vita, come suol dire il nostro Jaume Cabré, che ora forse ha saputo del miele del successo, ma duramente guadagnato,... e dura è l'attività dello scrivere: è tempo, è fatica, è scelta: mentre scrivi non fai un'altra cosa che forse ti fruterebbe un instantaneo godimento, approvazione.
Scrivevo ... o scrivo? anch'io un blog e sicuramente c'è qualcuno dall'altra parte che mi legge e tace. Per no saper cosa dirne, per non sentirne il bisogno, per non sentire ahimè la mia richiesta: "Che ve ne pare?" Quando non mi mancano i commenti poi, mi manca essere stata capita come io vorrei. Proprio come, viene da dire, proprio come nella vita!
Sicché... pazienza cari miei e pazienza mia cara. Il blog rimane tuttavia un cassetto pieno di testi, una piccola o grande memoria dove andare a cercare cose perdute o quasi dimenticate, testi che posso rileggermi sempre che li avrò dimenticati.
Dopo tutto, che pretendiamo, se ci sono al mondo tanti scrittori e così pochi lettori che non scrivano anche loro?
Già, mi viene da dirgli, succede.
Il blogghista di cui sopra è anche poeta ed è stato anche premiato (con premi veri, quelli con tanto di pubblicazione e soldini). Mica mi verrà dire che riceve numerosi complimenti e felicitazioni per la sua attività e men che meno commenti delle poesie... È dura, la vita, come suol dire il nostro Jaume Cabré, che ora forse ha saputo del miele del successo, ma duramente guadagnato,... e dura è l'attività dello scrivere: è tempo, è fatica, è scelta: mentre scrivi non fai un'altra cosa che forse ti fruterebbe un instantaneo godimento, approvazione.
Scrivevo ... o scrivo? anch'io un blog e sicuramente c'è qualcuno dall'altra parte che mi legge e tace. Per no saper cosa dirne, per non sentirne il bisogno, per non sentire ahimè la mia richiesta: "Che ve ne pare?" Quando non mi mancano i commenti poi, mi manca essere stata capita come io vorrei. Proprio come, viene da dire, proprio come nella vita!
Sicché... pazienza cari miei e pazienza mia cara. Il blog rimane tuttavia un cassetto pieno di testi, una piccola o grande memoria dove andare a cercare cose perdute o quasi dimenticate, testi che posso rileggermi sempre che li avrò dimenticati.
Dopo tutto, che pretendiamo, se ci sono al mondo tanti scrittori e così pochi lettori che non scrivano anche loro?