Quando impariamo una lingua sfruttiamo anche la nostra capacità di creare parole ad immagine e somiglianza di quelle che abbiamo nelle lingue che conosciamo. Così non solo cerchiamo di riprodurre strutture conosciute ma anche di richiamare parole o pezzi di parola che ci suggeriscono qualcosa...
Negli ultimi esami orali i miei studenti (per lo più studentesse) mi hanno ricordato questo comportamento. Scelgo le invenzioni più carine tra le parole nuove che costruiscono in itallà (castellà + italià) o en cataliano (català + italiano). Tante volte le loro invenzioni "funzionano", cioè, sono davvero parole italiane con quel senso che loro vogliono darli... Questa volta mi hanno parlato di una verdura surgelata particolare, i pisolini. Una verdura piuttosto asonnata... Una seconda allieva mi racconta di fare un' insalata mista con i pomeriggi. D'estate, immagino, così viene più saporita...
Non rido mica: ricordo i miei propri errori quando imparavo anch'io l'italiano. Avevo inventato l' orsopucchino, un orsacchiotto decisamente piccolo e carino e l'arondine, un uccellino che non fa aprimavera, penso.
Credo che quelli della foto siano un tipo d' arondini. Rondinoni?
La foto è di Maria Rosa Puente, Madrid-Tarragona.
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