[foto, naturalmente, da Internet]
Un'amica mi ha manda Rossovermiglio, l'opera prima di Benedetta Cibrario. Dice che l'ha preso per la copertina con l'intuizione che mi piacerà... o che mi potrebbe piacere.
Ed io mi godo questi ultimi giorni di libertà di leggere (dopo dovrò leggere i temi degli alunni) ed ecco che l'ho già finito e passato a mia figlia, che ha un mucchio di libri sul comodino, tanti consigliati da me.
Non so se mi è piaciuto. Sì e no.
Mi è piaciuto il come ma non il cosa.
Mi spiego?
Forse -pensavo tra me e me- che a me garba (mi è venuto spontaneo questo verbo, che credevo dimenticato, dagli anni passati in Toscana), a me garba dicevo più che all'autrice il suo personaggio principale, questa donna che si ribella ma tutto sommato, ci viene a dire la voce narrante, forse non ne è valsa la pena. Ma, dico io, una autrice non dovrebbe diffendere il suo personaggio protagonista?
Si accettano opinioni al rispetto.
Un'amica mi ha manda Rossovermiglio, l'opera prima di Benedetta Cibrario. Dice che l'ha preso per la copertina con l'intuizione che mi piacerà... o che mi potrebbe piacere.
Ed io mi godo questi ultimi giorni di libertà di leggere (dopo dovrò leggere i temi degli alunni) ed ecco che l'ho già finito e passato a mia figlia, che ha un mucchio di libri sul comodino, tanti consigliati da me.
Non so se mi è piaciuto. Sì e no.
Mi è piaciuto il come ma non il cosa.
Mi spiego?
Forse -pensavo tra me e me- che a me garba (mi è venuto spontaneo questo verbo, che credevo dimenticato, dagli anni passati in Toscana), a me garba dicevo più che all'autrice il suo personaggio principale, questa donna che si ribella ma tutto sommato, ci viene a dire la voce narrante, forse non ne è valsa la pena. Ma, dico io, una autrice non dovrebbe diffendere il suo personaggio protagonista?
Si accettano opinioni al rispetto.