sabato 21 giugno 2008

Premio italiano per Imma Monsó



[foto da Internet]

La mia amica Brunella Servidei, traduttrice di Rodoreda e Marçal all'italiano, mi manda questa notizia aggiungendo: Vedrai che la Monsó piacerà anche da noi!

Complimenti!

Alla Monsò il Premio Scrivere per Amore | 2008-06-10

Imma Monsò con Un uomo di parola edito da Neri Pozza ha vinto la XIII edizione del Premio Letterario Internazionale “Scrivere per Amore”. La giuria ha deciso all’unanimità di assegnare il Premio al romanzo di Imma Monsò con la seguente motivazione:“Il romanzo di Imma Monsò, Un uomo di parola , risponde pienamente all’intento e alle ragioni dello statuto stesso del Premio: una storia di amore e di morte, prima vissuta e poi narrata in prima persona, ma senza mai cadute melodrammatiche o eccessi sentimentalistici; una trama condotta con perizia di scrittura e con estremo equilibrio su un intreccio avvincente di amore e di morte, con esiti persino leggeri e gioiosi a dispetto della vicenda drammatica narrata. Un’elegia dell’amore ad alta caratura, che non si consuma nella noia dei giorni, ma che dai piccoli fatti della normalità trova linfa per potenziarsi e rinnovarsi. Una speranza, insomma, per quanti si ostinano ancora oggi a credere che possa esistere l’amore che dura”.

Il premio verrà consegnato all’autrice mercoledì 11 giugno 2008 alle ore 17,30, Sala Farinati, Biblioteca Civica, Verona.

Imma Monsò

Un uomo di parola
--> ISBN 978-88-545-0210-9
Pagine 256
Euro 15,50

venerdì 20 giugno 2008

Elsa Morante e gli alibi

Tra il mucchietto di libri che durante l'anno non posso leggere, ho recuperato un piccolo volume di poesie, Alibi, di Elsa Morante. Continuo a muovermi in treno e così mi posso permettere il lusso di leggiucchiare qualcosa di non riguardante in modo diretto il lavoro che faccio.
Non avevo mai letto poesia della Morante, ma invece sono rimasta affascinata da La storia. Dopo ho letto L'isola d'Arturo, un libro di saggi Pro e contro la bomba atomica, e finalmente Aracoeli, che sarebbe poi l'ultimo dei romanzi pubblicati.
Comunque era della prefazione di Cesare Garboli di cui volevo parlare. Garboli, critico affermatissimo nel genere biografico, fa delle ipotesi sul titolo: di quali "alibi" si tratterebbe? E conclude lasciandoci con l'impressione che la Morante avesse un solo argomento da rimuovere e sotituire con la letteratura: la sua maternità non vissuta nella vita reale.
Ora, c'è da dire che la prima volta che ho assistito ad un incontro sull'opera morantiana, mi ha sorpreso l'assenza di accenni all'argomento della maternità, della femminilità vissuta in un certo modo doloroso, del ragazzo -sempre maschio- eroe di tutti i romanzi...
Ho notato quest'assenza, ma da qui a farne la chiave d'interpretazione di un libro di poesia tra cui i soggetti sono gatti amori ed altro, ci scorre molta acqua, secondo me.
Ci pensavo oggi mentre salivo i duecento scalini che portano all'EOI dell'Hospitalet, ... proprio oggi, che si sta tenendo, ho scoperto davanti al computer, quest' Incontro Elsa Morante ad Almería. Proprio oggi!
Ho una qualche telepatia con Elsa?!

Intanto, al Palau della Generalitat si terrà stasera un Omaggio a Maria-Mercè Marçal, a dieci anni dalla morte.

... Ed io in commissione d'esame per il concorso! Governo ladro, come si suol dire...

[foto da Internet]

mercoledì 11 giugno 2008

Complimenti Montserrat Abelló

Tornata da Madrid ho letto su Vilaweb che era stato conferito per unanimità il Premi d'Honor de les Lletres Catalanes a Montserrat Abelló. Sarà la terza donna ad avere questo premio in... quarant'anni. Le altre scrittrici precedentemente premiate sono state Mercè Rodoreda e Teresa Pàmies. Tre donne e trentasette uomini. Sarà vero che la qualità letteraria è così distribuita dalle nostre parti?

Beh, questo è senza dubbio un riconoscimento più che meritato ad una traiettoria come poeta, come traduttrice, come donna di lettere. Lei ci scherza sempre sopra , facendo notare come altre donne avrebbero meritato i riconoscimenti che lei raccoglie anche perché ha vissuto più a lungo di altre come Maria-Mercè Marçal e le fortunatamente viventi Carme Riera o Maria Barbal.

Parlando dei festeggiamenti, più che meritati, indetti durante tutto l'anno, per Rodoreda, recentemente proprio Montserrat mi faceva notare come le scrittrici sembrano TUTTORA fare più fatica ad avere un riconoscimento nell'ambito letterario e sociale, e fanno più fatica a durare nella memoria collettiva... percui, ben vengano gli "Anni Rodoreda", anche se temo che non siano previsti per ora festeggiamenti simili a nessuna scrittrice. Rodoreda è una grandissima, non è solo l'autrice de La Plaça del Diamant, ma di altri romanzi, racconti, poesia e teatro, tra l'altro, pocchissimo rappresentato fino ad oggi. Tradotta ed aprezzata anche in Italia e non solo.

Ho già scritto su Rodoreda, un libricino e qualche articolo, e non intendo aggiungere altro, ... ma le mie alunne discole si ricordino che posso capitare un'altra volta, magari prima di quanto pensano, come loro insegnante!

Ecco ... Uomo avvisato, mezzo salvato.

(E la donna?)

e la nave va...

Firmati e timbrati statini e liste delle classi: Apte / No apte. Per la prima volta non c'è un'altra scelta. Finiti gli orali del Certificat Intermedi. Alunni emozionati, tanti progressi (non li sentivo dall'anno scorso avendone avuti, tanti di loro, in secondo), alcuni errori... La valutazione finale tarderà ancora perché bisogna contare per benino i punti delle prove "oggettive" e riconsiderare tra due insegnanti quelle che non vengono così considerate, ma "soggettive": espressione orale e scritta ...

Raccontavo nel mio precedente post che mi preparo a rivedere (sabato) i miei ex alunni in quel di Madrid. Siccome non erano ancora stati inventati i blog, con loro abbiamo dovuto fare altre cose, che ho avuto alcune occasioni di raccontare. Così ci rimangono delle testimonianze, con foto incluse, non pensate, a parte il ricordo, vivo malgrado gli anni trascorsi, ... già quattro!

Cioè, ragazzi, sto finendo il mio quarto anno a Esplugues, quattro anni dal ritorno a Barcellona!

Alcune mie amiche, perplesse per il fatto che io non sia ritornata manco una volta a Madrid dopo esserne venuta via credono che io ci abbia sofferto... No,... non più di quanto si possa soffrire nella vita di tutti giorni, cioè, ...no, ma chissà perché si ha bisogno a volte di un distacco fisico per poi ritornare fisicamente ai luoghi dove abbiamo vissuto.

Chissà... Mi succede anche con la Toscana. Ci andrò quest'estate? Passami la margherita, Montse!

domenica 8 giugno 2008

lo stacco

Siamo arrivati a quel momento dell'anno scolastico in cui di colpo gli alunni spariscono, ti trovi a dover consegnare valutazioni, iniziare esami, valutare ancora... il tutto in quindici giorni.

Gli alunni che ti eri trascinata e che ti avevano sopportata durante un anno ( o due), tutt'a un tratto, sembrano non esserci più. Quando li rincontrerai avranno già un'altra insegnante, che non sarai tu, ti guarderanno distanti (ora saranno cresciuti), ti saluteranno (o no) ... e tu dovrai accogliere altri sconosciuti come alunni.

Non è sempre semplice, lo stacco. Lo sento forte anche se so che non ho tempo da perdere, sono tante le cose che mi incalzano e sicuramente, penso, loro non si agiteranno per questo motivo, più di tanto...

Intanto il fine settimana prossimo vado a trovare il mio gruppo di ex alunni di Madrid. Non ci crederete, ma non ci ho messo più piede dal momento del trasloco, luglio 2005. Ah, in realtà ci vado, invitata a parlare di...

(cercatemi in fondo alla pagina)

Vi racconterò... forse.