mercoledì 27 giugno 2007

la casalinga cinquantenne

(foto da Internet: http://www.cuocaadomicilio.com/chisono.htm)


Gli insegnanti di adulti avranno già capito di che cosa sto per parlare quando mi riferisco alla signora quarantenne (o cinquanta-) che frequenta i corsi di lingue. O di macramè, ... inizia il luogo comune, restauro di mobili o scrittura autobiografica. Beh, questo è vero, ... e allora? Perché dovrebbe "valere di più" (da quale punto di vista?) un corso di lingue di un corso di ikebana?


Accettiamo che nei nostri corsi ci sono più donne che uomini. Non è vero che loro, gli uomini, stianno "lavorando". Lavorano anche le donne, ed invece trovano il tempo e la voglia di incontrare altre persone, di esporsi a sbagliare, di mettersi in gioco, di imporsi dei compiti, di stabilire nuovi rapporti... perché tutto ciò trovano nelle aule, oltre alla lingua. Quarantenni, trentenni, ventenni che siano.

Non è vero che abbiano più problemi di apprendimento dei maschi della loro età, e neanche delle donne più giovani. Possono essere invece più partecipative en classe, sono più motivate e più emotivamente coinvolte. Chi ha degli adolescenti cupi nell'ultima fila, stanchi morti dopo tutta una giornata scolastica, sa di che cosa sto parlando... Ma i luoghi comuni continuano a funzionare.

Ed io li contesto. Anche perché sono una meravigliosa, naturalmente, cinquantenne anch'io!

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