mercoledì 6 febbraio 2008

le lucciole








Rubo l'idea al bellissimo post di una catalana a Roma, che a sua volta potrebbe anche lei aver "rubato," e non solo l'immagine, come faccio anch'io ( a fin di bene, per farvi leggere in italiano VERO...).


Lei -scusatemi l'excursus- parla di Sciascia, di Pasolini, e delle lucciole come il segno di un passato perso. Io parlerò banalmente (?) solo di quelle, anche perché le ho viste solo in Italia. Era sulle colline dell'Oltrepò, era notte e la fine dell'estate. Camminavamo al buio e di colpo, una, due, tre lucine -che cosa sono?- erano loro. Forse avevano tagliato da poco l'erba, avevano fatto il fieno per le bestie...

Non le ho riviste. Le colline sono tutte piantate a vigna. L'Oltrepò produce un vino DOC. C'è chi dice che i funghicidi e gli insetticidi -i "veleni", li chiamano- per le distese di vite uccidono i piccoli animali, anche le rane ed i rospi che una volta erano, le une e gli altri, numerosi. Ora non se ne vedono. Passano con l'elicottero e fumigano e tutto muore, tranne le piante d'uva. Cascano giù pure le colline quando piove, per l'eccesso di vite senza piante che trattengano il terreno, che si rovescia sulla strada appena vien giù un temporale d'estate...

I contadini continuano a fare soldi, ma le lucciole non ci sono più. A me che sono cresciuta in città e che in campagna non ci abito, dispiace.

1 commento:

Gli amici di Georges (Brassens) ha detto...

Ho letto il post della catalana a Roma e a me, come a lei, piace Pasolini. Sai? Era un bel'amico d'Oriana Fallaci... ¿Sorprendente? Non credo che sia stranno perché i due erano molto culti, molto coerenti e, sopratutto, molto bravi!